Elezioni, duello sulla via Emilia/3 - Budrio, dove la destra è sotterranea

Budrio, a meno di venti chilometri da Bologna, è la terza tappa del viaggio in Emilia Romagna in vista delle elezioni del 26 gennaio. Paese celebre per cantanti lirici e ocarine, per istituti psichiatrici all'avanguardia e protesi ad alta tecnologia, usate anche da Bebe Vio. Tradizione di studi alchimistici ed esoterici. ll sindaco Maurizio Mazzanti si definisce un 'socialdemocratico', ha sconfitto il candidato del Pd con una "lista civica di centrosinistra", Noi per Budrio. Qui ha sempre vinto la sinistra, "ma ora c'è paura", dice la scrittrice Simona Vinci, e in tanti partecipano alle manifestazioni della Lega. È il paese dove ha cominciato a uccidere Igor, il 'killer di Budrio', prima della sua rocambolesca fuga e la cattura in Spagna. Budrio è una città di cultura, ma non c'è più musica alle Torri dell'Acqua, luogo dall'acustica perfetta, e il teatro storico, dove Paolo Poli per vent’anni ha allestito i suoi spettacoli, è chiuso. "Ma lo riapriremo entro l’anno – promette il sindaco – e lo intitoleremo a lui".

Terza puntata dell'inchiesta di Concita De Gregorio in Emilia Romagna in vista della sfida alle elezioni regionali tra Stefano Bonaccini (Pd) e Lucia Borgonzoni (Lega).

Video di Edoardo Bianchi