Operazione nel Curdistan iracheno, protagonisti gli istruttori militari italiani
Gli istruttori militari italiani sono particolarmente apprezzati dai vertici delle forze di sicurezza della Regione autonoma del Curdistan iracheno, dove operano nell’ambito dell’Operazione Prima Parthica. Oltre alla professionalità, l’empatia propria degli italiani viene espressa e riconosciuta anche ai nostri connazionali in uniforme. Prova ne sia la richiesta avanzata per organizzare nuovi corsi oltre a quelli attualmente in atto. Questi riguardano l’organizzazione di posti di controllo, la topografia, il combattimento in centri abitati e il tiro di precisione. Oltreché, soprattutto, il primo soccorso e la gestione dei feriti sul campo di battaglia, un’evenienza che i “peshmerga”, i militari curdi hanno pagata sulla propria pelle nella lotta ai terroristi dell’Isis. Dopo il rallentamento dovuto alla pandemia da Covid-19 l’attività è ripresa a buon ritmo con l’obiettivo di arrivare alla autosufficienza addestrativa. Dal febbraio scorso sono stati condotti 35 corsi a favore del Curdistan e 18 della polizia irachena. (Testo di Pier Paolo Garofalo)